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Agosto e le sue imprese

Tutto ebbe inizio lo scorso anno, era il 2015 di luglio, e realizzando che avrei passato agosto a lavoro e casa in completa solitudine avevo e dovevo fare qualcosa!

Con il calcio ormai avevo chiuso. Gli ultimi due anni, dopo uno stop di sei, li avevo sudati col sangue per rientrare in squadra ma così poi non fu. E comunque di certo non era periodo per stare sotto il sole a fare una partita.

Il fitness mi piaceva ma non a tal punto da farne uno stile di vita...diciamo che senza competizione non avevo niente che mi stimolasse fino in fondo.

Pensa e ripensa, l'idea l'avevo proprio sotto il naso che neanche me ne ero accorto.

Erano due anni che avevo preso ad andare in bici così per allenarmi, per andare a lavoro, ma anche per farmi qualche bel giro di 60-70km.

Vabè con una bici da corsa quanti ne vuoi fare? Come minimo 60! Si, avete ragione, ma quella di allora era una Specialiez si, ma un'ibrida. 12.5Kg di peso, 3x8 velocità, pedaline con attacchi SPD, telaio con impostazione del busto non proprio aereodinamica, insomma, non il massimo per fare tutti quei chilometri.

Però dovevo fare qualcosa di unico e straordinario. Qualcosa per sfidare i miei limiti, qualcosa che avrei ricordato per almeno un anno (e speravo anche oltre!).


Con l'occasione della presenza del mio amico Emiliano a Castiglioncello (LI), località marina Toscana, decisi di poter e dover affrontare quella distanza in bicicletta! Ed andare a trovarlo.

Era una distanza fuori dai miei canoni, si parla di 120km circa, ma mi affascinava, mi metteva quella paura e voglia di superare un qualcosa che ancora non conoscevo. Limiti fisici, limiti di testa, di resistenza!

Era e sarebbe stata comunque un'esperienza eccezionale.

E così affrontai la mia sfida, superandola, non facilmente, ma arrivai dal mio amico con le mie gambe e con le mie forze. 118 km: ero felicissimo!


Mi piacque così tanto quell'emozione che quest'anno decisi, non ricordo il momento preciso, di ripeterla. Neanche so come decisi la meta, ma non me la tolsi più dalla testa.

Era luglio quando capii che dovevo conquistare il passo del Muraglione, passare il confine Tosco-Romagnolo ed arrivare fino a Cervia! Che in corso d'opera, divenne Rimini (non c'erano treni a me congeniali!)


Il mare. Sempre il mare. La sensazione di arrivare in un posto dove potersi tuffare per rinfrescare è un'idea che mi fa impazzire, anche se poi non è mai successo.

Eccomi dunque a mettere nero su bianco la mia nuova impresa di agosto (ne dedicherò un post), la #2, e chissà se ce ne sarà una terza. So solo che a distanza di appena 25 ore porto freschi i segni della stanchezza, ma soprattutto di gioia per aver affrontato e superato in solitaria questi 179km con le mie gambe, la mia testa, le mie convinzioni e la mia determinazione.



Un bravo a me e a chi mi fa stare bene.


Tutti ce l'hanno...l'ho messo anchio! E poi, fa figo!

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