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Triathlon Sprint - Putala Camping Resort


Ecco una nuova gara!

Sono passati appena 14gg dall'ultimo evento che mi ritrovo di nuovo ad indossare la muta, pronto per la frazione nuoto. La prima delle tre in gara.


Anche se non mi sento assolutamente bene, non mi tiro di certo indietro. Mi sono svegliato alle 7, ho guidato 200 km e in più mi sono portato i supporters da Firenze...che dovevo fare? :)


A parte le battute, non sono proprio ok. Non avevo fame e la sola colazione delle 7 non mi avrebbe sostenuto per tuta la gara, ma non riuscivo a ingerire neanche uno spillo.

Mangio una gelatina 1 ora prima della partenza e spero che sia miracolosa. Un gel legato al manubrio della bike come ultima speranza e stop.


Ore 11.40, infilo la muta e mi faccio una nuotata a mare.

L'acqua non è fredda e il sapore dell'acqua salata familiare mi tranquillizza. Nuoto un pò in modo da rompere il fiato e far salire i battiti. Bene. Il ritmo sembra esserci.

Saluto i supporters: Manu e bimbi, papà e mamma. Ovviamente mio padre è scettico al fatto che possa arrivare solo alla prima boa!


Ore 12.01: START!

Parto in fondo al gruppo e butto giù a nuotare di lato alla massa. Evitando la schiuma di quelli davanti. Sto per arrivare alla prima boa quando ho un attimo di esitazione e tiro fuori la testa dall'acqua. Tempo 5 secondi e mi becco una bracciata di due che non sapevo di avere dietro. Butto giù la testa e riprendo a nuotare. Ogni tanto qualche bracciata con la testa fuori per capire quale traiettoria fare. Passo la prima boa. Viro e mi dirigo verso la seconda. Il mare giù è blu e mi ritorna in mente la piscina di Palermo, dove il solo vedere il fondo della vasca di 5 metri mi metteva i brividi, allora metto lo sguardo a pelo d'acqua e azzero i ricordi. Cerco di pensare solamente alla piscina dove mi alleno (90 cm) e di convincermi che non c'è un cazzo di pericolo. La muta di sostiene. Accanto a me ci sono quelli dei soccorsi in barca. E che ancora devo arrivare alla seconda boa!

Passo la seconda boa e punto dritto verso la spiaggia.

Inizio ad aumentare il ritmo. Le gambe e le braccia inizia a muoversi più velocemente e con più forza. Già assaporo l'uscita dall'acqua.

Il Garmin lo sento vibrare diverse volte e mi ripeto: questa è l'ultima volta, questa è l'ultima.

Vedo la sabbia farsi sempre più vicina fino a quando riesco a toccarla e punto i piedi. Arrivato!


Esco dall'acqua contento come una pasqua! Avevo nuotato per tutto il percorso.

Sono in piedi, ma la situazione è sempre la stessa: dov'è l'equilibrio???!?!?

La testa mi gira e a fatica mi tengo in piedi. Per arrivare alla zona cambio ancora ci sono più di 100 metri. Li percorro a stento sfilandomi a fatica la parte superiore della muta.

Arrivo alla bici e mi accascio. Ho bisogno di ritrovare l'equilibrio. Respiro e non voglio mollare. Ormai lo scoglio più difficile lo avevo superato (almeno pensavo).

Sfilo tutta la muta e metto i calzini. Metto le scarpe e prego di non cadere!

Sfilo la bici e corricchio sul tappeto fino alla strada, per circa 200 metri.


Inizio a pedalare ma ancora l'equilibrio stenta ad ritornare al 100%.

I primi 3 km combatto con me stesso ma alla fine ritorno in me, ma succede che entro in riserva di energie. Lo sapevo! Non ho mangiato un cazzo, cosa mi potevo aspettare??

Calo di intensità, aumentando le pedalate.

Affronto la salita che mi separa dal giro di boa in economia, ma tant'è che subisco pochi sorpassi. Anzi ne compio 2-3. La cosa mi da coraggio ma la realtà è sempre quella: zero energie a disposizione.

Eccomi al giro di boa e apro il gel. Lo succhio. E' tremendamente dolce che quasi lo sputo.

Diluisco con l'acqua dei sali, ma anche quella è dolce. Oddio, ora vomito!

Penso al picco glicemico, penso al mio corpo che deve produrre insulina. Penso a qualsiasi cosa pur che non sia che sto faticando senza carburante a disposizione.

Il ritorno è in discesa e pur pedalando sto recuperando.

Eccomi alla zona cambio: transizione 2.

Questo è veloce e infilo nel campeggio per il percorso di corsa.

E qui succede il patatrac!


Spingo tutto quello che ho, ma il km più veloce lo faccio a 5'48'', praticamente sono fermo.

Concludo il primo giro, concludo il secondo e via al traguardo.

Esulto. Accenno un sorriso e mi accascio da una parte per riprendere le energie.

Sono troppo contento ma la stanchezza ha per un istante il sopravvento.


Mi riprendo e festeggio con la mia famiglia la fine della mia impresa di 1h28'58''.


Arrivo a casa curioso di vedere la classifica e mi accorgo che sono stato squalificato, avevo percorso 2 dei 3 giri da fare nella frazione corsa. Peccato.



Altra gara da mettere nel bagaglio delle esperienze.

Nuotare tranquillo.

Magiare bene prima della gara.

Stare attento ai giri da fare!


Tutti ce l'hanno...l'ho messo anchio! E poi, fa figo!

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