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Triathlon Sprint - Trevignano - La gara

Start!


Tutti quelli davanti a me schizzano in acqua e prendono a sbracciare. Sembra la mattanza delle tonnare!

Avvio il Garmin ed entro in acqua.

L'acqua sembra meno gelida. Inizio a nuotare mettendo la testa giù, ma non riesco.

Riprovo ma ancora niente. Quello che era diventato banale e consuetudine nei 7 mesi di allenamento adesso si rivelava estraneo.

Non riuscivo a prendere ritmo. Ho iniziato ad avere paura di non farcela. Tanta paura.

Mi guardavo attorno e avevo gente rimasta indietro come me, e questo mi consolava.

Vado avanti a rana pensando che avrei carburato più in la.

Il tempo passava e io ancora non avevo fatto molto percorso. Ma avevo altro a cui pensare. Pensavo che non volevo mollare. Che non avevo fatto 7 mesi di allenamento per poi tornare indietro. Pensavo che a riva avevo i miei figli che mi aspettavano e mai sarebbe stato più grosso il loro incitamento.

Riesco ad arrivare alla prima boa, e le cose non migliorano. La muta mi stringe e mi toglie il fiato ma per fortuna mi faceva galleggiare.

Cerco di sfruttare questa condizione in maniera positiva psicologicamente. Adesso sono sempre affannatto, senza ritmo, ma almeno a rana vado a vanti fino alla seconda boa che mi reindirizza verso riva.

Adesso provo a mettere la testa giù e riesco a concludere l'ultimo tratto a stile libero.

Arrivo finalmente alla riva, tocco la terra del lago e esco fuori.

Sono frastornato. infreddolito e la testa che mi sta per scoppiare. Riesco a tenere l'equilibrio a stento pensando che se fossi salito in quelle condizioni sulla bici sarei sicuramente cascato.

Ma sento anche l'incitamento dei miei bimbi, mia moglie Manu, e le zie Francy e Silvia.

Mentre vado verso la bici mi ricordo come fare e mi tolgo la parte superiore della muta senza problemi. Qualche problema invece per togliere la parte inferiore, ma era più la scusa di recuperare l'equilibrio e mi metto a terra. Infilo casco, gilet, occhiali e scarpe e via verso l'uscita della zona cambio. Monto in sella e inizio la sessione bici.

Gambe un pò pesanti, ma le faccio girare sui 90rpm e riesco a tenere cmq una buona andatura. Peccato che non avevo nessuno a cui stare in scia e mi tocca fare tutto da solo. Poco male, visto che mi alleno sempre da solo ;)

Al giro di boa del percorso bici, mi accordo ad un gruppetto che mi stava sorpassando e mi faccio tirare per quasi tutto il ritorno. All'unica salita il gruppetto si sfalda e li perdo, ma poco male, visto che alla fine c'era la discesa che ci portava alla zona cambio per l'ultima transizione.

Cambio bici/run veloce. Anche qui pioggia di incitamento dai miei supporters!

Cambio le scarpe e via.

Ma via dove?!?!?!?

Parto per i primi 200 metri e finisco il carburante. Quella sensazione di leggerezza e saltellamento che avevo provato nei combinati del mese di aprile neanche la minima traccia.

Peccato mi avrebbe dato un pò di aiuto.

Guardo avanti e continuo a correre a testa bassa senza curarmene e pensando che sarebbe tutto finito da li a 25 minuti o poco più. Già assaporavo la mia vittoria.

Tengo un buon passo il primo km ma poi al secondo e terzo lascio qualche secondo per strada e spingo al quarto ed ultimo km. Stop al Garmin.

ARRIVO!


Un tripudio di emozioni.

Una commozione che sono riuscito a contenere.

Un sorriso grosso come una casa.

La mia famiglia li presente a festeggiarmi e anche i ragazzi del gruppo a farmi i complimenti per il mio esordio.


Credevo di provare emozioni, ma non tante quante ne ho provate all'inizio come alla fine della gara.


Un grazie a chi mi è stato vicino e mi ha aiutato per arrivare a questa bellissima esperienza.

Grazie a www.romacorre.it per le foto ;)


Tutti ce l'hanno...l'ho messo anchio! E poi, fa figo!

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Graazzzie!!!

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